Sembra quasi una delle definizioni della mia adorata Maat egizia e invece….:
“Non esiste nulla di isolato, ma tutto è parte di una universale Armonia. Tutte le cose si compenetrano l’una nell’altra e l’un l’altra patiscono, e l’un l’altra si trasformano. E non è possibile comprenderne una, se non tra le altre” Dimitris Pikionis nel suo “Topografia estetica”.
Ad Atene mi sono stupita, positivamente, di come in centro alla città vi fossero colli che mantenessero ancora spontanea la bellezza intrinseca del territorio. Il merito va ad un architetto! Dimitris Pikionis, che ricevette l’incarico della sistemazione dell’ accesso alla zona archeologica dell’Acropoli e della collina di Filopappo. Egli stese un programma in nove punti in cui manifestava la sua volontà a rispettare la sacralità del territorio. Il suo progetto di risistemazione delle colline, alla creazione di sentieri e piazzole di sosta, lo vide responsabile in ogni particolare, dal disegno, ai materiali, persino agli alberi!
Il suo punto 7) fu “Sarà anche per ciò necessario usare pietre di particolare struttura, forma e colore, grandi rocce raccolte nelle vicinanze e architravi di marmo antico e neoclassico per costruire i ripari dei custodi, i padiglioni ecc. mentre le strade e i marciapiedi saranno ornati con pezzi antichi(…) ricavati dalle tombe del tempo di Demetrio Poliorcete che si trovano in abbondanza nel cortile del Museo Archeologico Nazionale e molti altri frammenti antichi scoperti nel luogo”
Il risultato è un meraviglioso puzzle!
Sotto particolare della pavimentazione del sentiero che sale sulla collina di Filopappo
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